Zante o Fiore d'Oriente come la chiamavano i Veneziani, fu abitata fin dal Neolitico, come dimostrato dagli scavi archeologici. L’isola fu menzionata per la prima volta da Omero nell'Iliade e nell'Odissea, scrivendo che i primi abitanti erano stati il figlio del re Dardano di Troia chiamato Zante ed i suoi uomini che arrivarono per la prima volta sull'isola intorno al 1.500-1.600 a.C. Intorno al 34 dC, il cristianesimo raggiunse l'isola che arrivò al potere nella seconda metà del 3° secolo dC durante l'ascesa dell'impero bizantino, formato da Costantino il Grande. Poi l'isola di Zante, insieme alle altre Isole Ionie, passò sotto il dominio dei Veneziani e dei Franchi, seguito dal governo del Re di Napoli e del Principe di Firenze. Nel XV secolo, quando il resto della Grecia era sotto il dominio turco, le Isole Ionie erano ancora sotto il dominio veneziano. Nel 1797 i repubblicani francesi giunsero sull'isola promettendo di cambiare il sistema sociale, economico e politico, ma non durò a lungo. L'oligarchia fu ristabilita quando Russi e Turchi conquistarono l'isola. I francesi riuscirono a occupare nuovamente Zante, ma subito dopo l’isola fu occupata dagli inglesi che vi rimasero dal 1814 al 1864. Durante il loro governo, gli inglesi modernizzarono e svilupparono l'amministrazione e le opere pubbliche sull'isola. Sfuggita all'occupazione turca, Zante aiutò il resto della Grecia nella Rivoluzione d'Indipendenza contro i Turchi e, insieme alle altre Isole Ionie, furono incorporate nello Stato greco il 21 maggio 1864.